RADIOLOGIA

Lo studio del Dott. Vincenzi, professionista sempre attento all’innovazione tecnologica dedicata all’implemento della qualità della terapia, è tra pochi Odontoiatri in Italia a disporre di un apparecchio 3D Cone-Beam, con ridotta dose raggi, rispetto a quelli utilizzati dai comuni studi di radiologia.

L’introduzione dei moderni sistemi radiografici “CONE-BEAM 3D” permette ai nostri Medici di usufruire di una visione tridimensionale dell’osso e della dentizione da trattare.

Indispensabili in Implantologia e Chirurgia Orale e molto utili in Ortodonzia, tali sistemi trovano applicazione anche in altre branche dell’odontoiatria, come l’Endodonzia e la Parodontologia.

Grazie alle visioni cross-sectional il medico può aggiungere alle normali rappresentazioni 2D di lunghezza ed altezza anche la terza dimensione della larghezza, arrivando così al totale controllo dell’anatomia del segmento osteo-dentale su cui opera tale da perfezionarne il lavoro ed i risultati terapeutici, in maniera impensabile.

L’utilizzo di immagini 3D permette di avere una conoscenza migliore dell’ anatomia ossea del paziente, indispensabile per pianificare la posizione degli impianti nel rispetto delle strutture nervose e vascolari.

E’ possibile ruotare l’immagine 3D in ogni direzione; sono disponibili strumenti per tracciare il percorso del nervo alveolare e renderlo visibile in tutte le dimensioni; tale necessità è tipica in caso di estrazione di denti del giudizio inclusi.

Il grande successo della radiologia 3D è dovuto all’utilizzo di un fascio radiogeno conico che permette l’acquisizione di interi volumi di tessuto con dosi assorbite di radiazioni ionizzanti inferiori ad una vecchia radiografia panoramica (OPT) e ridotte rispetto ad una TAC tradizionale fino a -70%. Le immagini possono essere studiate e analizzate in vario modo con il software a computer senza il rischio di ripetere l’esame.

La bassa dose di radiazioni consente l’utilizzo routinario della TC cone bean anche nei bambini.

La terza dimensione migliora chiaramente anche la comunicazione con il paziente offrendo una consultazione visiva più chiara e diretta; mediamente l’esame dura dai 20 ai 40 secondi e non è in alcun modo doloroso.

Le donne devono informare il personale medico circa l’eventuale stato di gravidanza, anche se solo presunto. Sarà il dentista a decidere se è meglio rimandare la tac dentale o se questa risulta indispensabile adottando le dovute precauzioni.

RADIOGRAFIA PANORAMICA DIGITALE (OPT)

La radiografia panoramica delle arcate dentarie è senz’altro il principale esame diagnostico in odontoiatria. Le radiografie panoramiche consentono infatti una visione completa dell’anatomia dei denti e del parodonto del paziente e costituiscono la base sulla quale impostare successivi approfondimenti per una esigenza diagnostica.

L’ortopantomografia è in definitiva parte integrante di un check up periodico sullo stato di salute dentale del paziente, alla base di una corretta prevenzione delle malattie dentali e parodontali.

L’ortopantomografia (OPT) detta più comunemente panoramica dentale, è un’esame radiologico che permette di ottenere un’immagine dei denti, delle arcate dentarie e delle ossa mascellari e mandibolari. Osservando tale immagine il dentista è in grado di valutare l’allineamento delle arcate e di individuare eventuali carie sfuggite all’esame visivo, granulomi, cisti, fratture radicolari, riassorbimenti ossei, denti inclusi ecc.

La panoramica dentale può essere quindi considerata un esame di primo livello, utile per ottenere un quadro generale sullo stato di salute dell’apparato stomatognatico, in modo da formulare una diagnosi corretta e definire il percorso terapeutico più appropriato.

COME SI ESEGUE L’ESAME

Durante l’esame radiografico il paziente potrà posizionarsi in piedi, o se impossibilitato seduto. In genere, il mento del paziente viene alloggiato su un apposito supporto per evitare movimenti della testa durante l’esame; anche la fronte e le tempie possono essere mantenuti in posizione da supporti, mentre le mani possono impugnare due apposite maniglie.

L’esecuzione della panoramica dentale prevede anche l’inserimento di un piccolo supporto di plastica nella bocca del paziente, che dovrà essere stretto tra gli incisivi anteriori per pochi secondi, come indicato dall’operatore. Tale accortezza assicura la corretta posizione e l’immobilità della testa.

PREPARAZIONE

Non è richiesta alcuna preparazione all’esame, che in genere si conclude in meno di 5 minuti (la fase di rilevazione vera e propria dura pochi secondi).

L’unica raccomandazione importante è quella di mantenere immobile il capo durante l’esame, poiché eventuali movimenti causerebbero sfocature dell’immagine e la necessità di ripetere l’ortopantomografia.

Eventuali piercing sulla lingua o sul labbro andranno tolti prima di sottoporsi all’esame; analogo discorso per protesi dentali mobili, occhiali, orecchini, apparecchi acustici e collane.

SICUREZZA

La panoramica dentale non è dolorosa; tutt’al più un lieve disagio può derivare dall’inserimento tra i denti dell’apposito bite di plastica monouso, che andrà comunque mantenuto in posizione solo per pochi secondi.

Come tutti gli esami radiologici, anche la panoramica dentale utilizza raggi X; fortunatamente le moderne tecnologie digitali riducono di gran lunga la dose di radiazioni ionizzanti diventando quindi estremamente bassa.

Tuttavia, le donne in stato gravidico, reale o anche solo presunto, devono preventivamente informare l’operatore della loro gravidanza dato che in questo caso occorrerà rimandare l’esame o adottare le dovute precauzioni.